Il
rapporto tra persone che lavorano insieme, che condividono uno spazio
o che fanno parte di una squadra con obiettivi comuni può essere
complicato se non addirittura conflittuale dal momento che i messaggi
comunicati quotidianamente spesso non si limiteranno a trasmettere
precisi contenuti, ma saranno espressione di relazioni talvolta
intense e produttive, talvolta notevolmente problematiche.
Andrà,
innanzitutto, considerato il fatto che non si comunichi
esclusivamente con le parole (mediante il linguaggio verbale o
scritto), ma che qualsiasi comportamento messo in atto sarà
interpretato e "letto" dall´altro (sguardi, silenzi,
distanza fisica, sorrisi o espressioni corrucciate).
Sarà
allora auspicabile il rendere il più possibile "comunicativa"
la nostra comunicazione!
Il
trasmettere necessità, aspettative, desideri, difficoltà in maniera
sincera e spontanea potrà, in molte circostanze, contribuire a
ridurre le tensioni da "convivenza forzata". Ad esempio,
alcune richieste, se rese esplicite (mi
daresti una mano a terminare la relazione per stasera?),
risulteranno molto più efficaci di altre caratterizzate da
sottintesi fastidiosi o comunque difficili da riconoscere ed
interpretare (…ringraziate
che sono venuto al lavoro lo stesso anche se non mi sento bene per
nulla).
Quest´ultima affermazione potrebbe far "scattare" un
comportamento di aiuto da parte di un collega, mentre potrebbe
condurre un altro semplicemente a considerare il fatto che nessuno
sia indispensabile e che una persona ammalata sarà bene si tenga
lontana dall´ufficio.
Pur
ammettendo che nemmeno una comunicazione diretta potrà garantire il
risolversi di eventuali difficoltà nei rapporti (si potranno
comprendere le necessità di chi collabori con noi, ma non per questo
divenire disponibili alla relazione, ad esempio, se la persona in
questione abbia valori e modi di fare antitetici ai nostri)
dovremo
sempre contemplare richieste o comandi impliciti che le informazioni
trasmesse o ricevute possano "contenere" e tenere presente
che il palesare le nostre esigenze, anche con umiltà, in genere,
paghi.