Nel
mondo del lavoro non è difficile confrontarsi e scontrarsi con
l’invidia di colleghi e collaboratori, soprattutto in momenti
salienti che possono coincidere con una promozione, la vincita di un
concorso o, in generale, con un importante traguardo raggiunto.
Il
lavoro può, in effetti, essere un elemento sul quale vengano
riversate aspettative di realizzazione importanti, per cui il fatto
che talvolta diventi teatro di conflitti o si “impregni” di un
clima di rivalità e gelosie, non sarà poi così raro.
Sarà
importante, in primo luogo, il saper individuare e riconoscere
l’esistenza di simili sentimenti, spesso celati dietro un
atteggiamento di ammirazione e/o di analisi accurata dell’operato
altrui oppure, al contrario, manifestati mediante comportamenti
critici o insofferenti nei confronti di colleghi o membri di un
gruppo di lavoro.
Le
strade da percorrere nei confronti dell’invidioso saranno
principalmente due: da un lato, potremmo trarre il maggiore dei
giovamenti semplicemente creando una distanza costruttiva e sana;
dall’altro, potremmo “partire” dal suo vissuto per conoscere
più a fondo il disagio del collega nei nostri confronti e,
indirettamente, per scoprire qualcosa di noi.
La
prima delle due possibilità non sarà sempre facile da realizzare in
un contesto lavorativo, tuttavia, ci si potrà adoperare per porre
limiti ai rapporti con le persone invidiose e insensatamente
competitive, evitando di “rispondere a tono” e ignorando, per
quanto possibile, commenti e provocazioni.
Nel
secondo caso, l’ottica adottata sarà completamente opposta:
piuttosto che considerare “nemici” gli invidiosi, ci si porrà
nei loro panni, cercando di comprenderne la posizione e il punto di
vista. Il coinvolgerli in un progetto comune, l’affidare loro una
mansione che considerino interessante o, semplicemente, il domandare
la loro opinione potrebbero rivelarsi iniziative in grado di
sbloccare un sistema “chiuso” di sensazioni negative,
frustrazione e percezione della propria inutilità e di condurre ad
un’autentica metamorfosi: dall’invidia fine a se stessa alla
collaborazione.