Inizierò
un percorso di outplacement individuale e vorrei qualche indicazione
sulla costruzione di un valido piano di selfmarketing. Paola, Milano.
Per
muoversi con agilità sul mercato un piano di selfmarketing ben
costruito e gestito in forma scritta rappresenterà un ottimo di
partenza.
Si
tratta di un vero e proprio documento che prevede fasi distinte e
organizzate in sequenza e in ordine logico.
La
parte introduttiva sarà dedicata alle motivazioni in base alle quali
si intenda raggiungere un determinato obiettivo professionale.
Dovrà,
quindi, essere descritto lo scenario della propria ricerca, ovvero il
contesto socio economico di riferimento, i mercati di interesse e le
caratteristiche specifiche, le tendenze e i prodotti che fungeranno
da sfondo rispetto al nostri particolari obiettivi di carriera.
Questi
ultimi saranno descritti dettagliatamente in una sezione ad hoc. Si
terranno presenti gli aspetti economici e di marketing e si cercherà
di valutare quantitativamente la fattibilità di uno o più progetti
lavorativi in base ai dati raccolti.
La
fase strategica, invece, costituirà un vero e proprio "ragionamento"
all´interno del piano di marketing. Si dovranno declinare le azioni
specifiche grazie alle quali poter raggiungere i propri scopi
professionali, le priorità, le scadenze e le risorse a disposizione
(chi farà che cosa e quando).
Ci
saranno, a seguire, una sezione descrittiva delle azioni specifiche
(le tattiche di attuazione della strategia prevista) e una dedicata
al budget. Saranno importanti, infatti, la definizione del costo
delle attività preventivate e, al contempo, la previsione
relativamente ai possibili guadagni generati da una ricerca mirata.
Infine,
la fase di verifica, rappresenterà una riflessione sull´avanzamento
del proprio progetto e sugli eventuali piani di emergenza. Si dovrà
tener conto di elementi di valutazione imprescindibili in grado di
evidenziare gli "scostamenti" più o meno significativi
rispetto ai risultati attesi.