La
presenza e la facilità di accesso ad una serie di soluzioni
tecnologiche ormai proprie della maggior parte dei contesti
lavorativi se, da un lato, rende la comunicazione e la produttività
più semplici e veloci (basti pensare alla possibilità di
connettersi ovunque ed in qualunque momento), dall´altro, dovrebbe
essere sfruttata in modo equilibrato e consapevole al fine di non
dover combattere, per contro, con un sovraccarico di informazioni mal
utilizzate.
Il
tenere il ritmo di situazioni professionali sempre più complesse e
ricche di sfumature e contatti, in effetti, non è tanto una
questione legata all´essere o al dimostrarsi più veloci, quanto
piuttosto connessa al saper cogliere i vantaggi della tecnologia
rendendoli funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.
Tra
i principali fattori di disturbo di un ambiente lavorativo "
multitasking" vi sono anche elementi "banali" quali le
telefonate e la messaggistica istantanea in genere e, ancor di più,
il bombardamento di e-mail al quale siamo ormai tutti quotidianamente
sottoposti. La maggior parte del "tempo di lavoro" è
dedicato allo svolgimento di attività simultanee che impediscono la
concentrazione su un singolo compito e il conseguente dedicarvi la
precisione necessaria.
Ad
esempio, se è vero che le videoconferenze consentono un risparmio in
termini di tempo e di risorse impiegate (costi di trasferimento,
location, strumentazione, ecc.), è anche dimostrabile quanto le
stesse diano adito a distrazioni e ad un calo della partecipazione
attiva dei soggetti coinvolti (ad esempio, le persone invitate si
dedicano, nel frattempo, ad attività "parallele" quali lo
scrivere e-mail di lavoro, il leggere notizie o l´utilizzare i social
media), portando inevitabilmente , in alcuni casi, ad una
condivisione meno profonda dei contenuti trattati.
In
altri termini, un eccesso di distrazioni può causare una scarsa
concentrazione, performance di livello inferiore e uno spazio
dedicato all´ascolto dell´altro e di sé limitato eccessivamente.