L´esercitarsi
nello spiegare chi siamo in pochi minuti è un ottimo esercizio per
affrontare in maniera più motivata ed efficace un colloquio di
lavoro.
Un buon punto di partenza sarà il costruire una
scenografia azzeccata in grado, cioè, di esprimere correttamente il
nostro punto di vista sul bagaglio personale e professionale che
andremo a "proporre" (chi siamo e cosa realmente sappiamo
fare).
Il modo in cui abbiamo vissuto un´esperienza lavorativa o
in cui abbiamo saputo affrontare e risolvere un problema saranno
percepiti in maniera diversa in base all´intonazione che useremo nel
racconto, all´entusiasmo che trasparirà dal nostro "non
verbale", alle parole che sceglieremo per descrivere quanto
vissuto.
Sarà importante l´avere il più possibile chiaro il
punto di vista del nostro interlocutore e, dunque, l´utilizzare a
proposito riferimenti tecnici e culturali che gli siano confacenti o
familiari. Il tipo di linguaggio avrà un peso in termini di empatia
e/o di facilità di comunicazione.
I
vocaboli o le espressioni impiegate per farci conoscere potranno
essere, quindi, sensibilmente diverse se destinate ad un colloquio
con un cacciatore di teste, con l´amministratore delegato di una
piccola società o di una grande azienda o a un´auto presentazione su
Linkedin. Il calibrare ciò che andrà detto, di volta in volta, ci
renderà maggiormente credibili e motivati agli occhi di chi sia
deputato alla scelta del candidato ideale.
Inoltre, andrà
tenuto presente il fatto che una narrazione efficace dovrà portare
allo scoperto non solamente le nostre idee e le nostre competenze, ma
anche le passioni e le ambizioni, andando a colpire le sfere
razionale ed emotiva di chi ci ascolti, al contempo.
Se poi
verrà richiesto di entrare maggiormente nel dettaglio, andrà
ricordato che un racconto corredato di vittorie, ma anche di
insuccessi (sui quali si siano fatte le debite riflessioni e da cui
si siano tratti insegnamenti preziosi) ci renderà, di fronte al
selezionatore, autentici, consapevoli e coerenti.