
Sarà fondamentale, dunque, individuare le persone alle quali affidare il neo-assunto, scegliendole tra chi per ruolo ricoperto o per pura predisposizione all´affiancamento, si rivelerà il migliore nel formarlo e nel fargli conoscere regole del nuovo ambiente di lavoro.
Un adeguato piano di inserimento potrà rivelarsi uno strumento utilissimo per evitare eccessivi rallentamenti o incomprensioni o, peggio ancora, la sensazione provata dal collaboratore alle prime armi dell´essere "parcheggiato" e volutamente evitato da colleghi troppo indaffarati. Ciò avrebbe un inevitabile effetto negativo sulla sua motivazione e sull´autostima, riducendo la spinta ad apprendere.
L´organizzazione dell´inserimento in termini di durata, costi e risultati avrà quale effetto immediato la mancata dispersione delle energie impiegate nel periodo iniziale, aumentando l´efficacia del training e la soddisfazione delle persone coinvolte.
Anche le previsioni rispetto ai tempi necessari al fine di rendere autonomo il collega potranno essere maggiormente precise, consentendo di pianificare il momento in cui gli si potrà far assumere piene responsabilità rispetto alla mansione da svolgere.
Per chi cominci, d´altra parte, sarà fondamentale il porsi in modo proattivo, mostrando curiosità, ponendo domande appropriate, senza eccedere in iniziative non esplicitamente apprezzate.
Un atteggiamento sorridente contribuirà alla costruzione di una prima impressione positiva intorno a sé. Cogliamo l´attimo! La pausa caffè, ad esempio, potrà rivelarsi un ottimo momento per iniziare uno scambio informale e dare agli altri l´opportunità di conoscerci.